Floriterapia

L'energia primordiale della natura al servizio delle emozioni

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Le emozioni fanno parte del nostro essere e della nostra capacità di vivere in armonia con quello che ci circonda. Uomini e animali provano le stesse emozioni che però, in molti casi, manifestano in maniera differente. 
Le emozioni, soprattutto se negative, influenzano la vita e non permettono all’animale di trovare quella serenità che potrebbe aiutarlo 

 

a superare problemi comportamentali spesso legati a passati difficoltosi o momenti difficili della vita attuale, come può essere un cambiamento di casa, un abbandono e per i cavalli un passaggio ad un cavaliere diverso, oltre al tipo di gestione spesso caratterizzato da continue privazioni.
Riequilibrare le emozioni significa ritrovare equilibrio e serenità

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I benefici della floriterapia

La medicina energetica è oggi compresa ed utilizzata sempre di più nel mondo, perché ha una grande efficacia senza dare gli effetti collaterali della medicina tradizionale. L’agopuntura, che utilizzo ormai da molti anni, mi ha aiutato a capire quanto l’energia perturbata di un organismo possa interferire negativamente sul benessere e la salute di una persona e di un animale. 
La floriterapia, con i fiori studiati dal dott. Bach e i fiori del bush australiano (Australian Bush Flower Essences), raccoglie tutto il meglio che l’energia delle piante può darci, per ritrovare quell’equilibrio in grado di aiutarci a vivere al meglio la vita nell’ambiente in cui ci troviamo. Gli animali, senza alcun pregiudizio, sono ancora più ricettivi di noi umani a queste terapie alternative, cogliendo ancor di più dall’energia dei fiori. 
Le combinazioni delle diverse essenze a disposizione, che preparo personalmente facendomi raccontare dell’animale dai proprietari e 

valutandolo personalmente se ricoverato qui da noi, mi aiutano molto nel lavoro quotidiano da veterinario, per mettere gli animali nelle condizioni di vivere serenamente la convalescenza dopo aver subito un trauma o una malattia spesso seguiti lunghi periodi di inattività, magari confinati nel box. Inattività che nel cavallo genera  stress, frustrazione e, a volte, anche rabbia.
La vita che fanno i cavalli scuderizzati spesso si avvicina davvero poco alle loro reali esigenze etologiche, e questo li predispone a condizioni di costante stress tali da ripercuotersi negativamente sul loro rapporto con gli altri cavalli, con l’uomo e anche nei confronti del lavoro. 
La floriterapia è una medicina energetica, proprio come la medicina tradizionale cinese, in grado di riequilibrare le emozioni così da favorire il benessere psicofisico quotidiano nostro e dei nostri animali, che siano cavalli, cani, gatti, conigli, etc…

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Che cos’è la medicina energetica e come può aiutarci a vivere meglio e a favorire il benessere e la salute anche dei nostri animali?
Sono sempre stata attirata dalla medicina tradizionale cinese ed è per questo che ho studiato 3 anni agopuntura, massima espressione…

Ho parlato spesso nei miei articoli dell’importanza che ha per il cavallo un’alimentazione sana, in grado di non interferire con la salute dell’insieme dei microorganismi utili che vivono nel grosso intestino.

I problemi ortopedici a carico del legamento sospensore del nodello sono una delle cause principali di calo delle performance e zoppia nei cavalli sportivi. Il legamento sospensore è una struttura peculiare che deriva direttamente da un muscolo e origina nella parte più alta dello…

I rincari di questo brutto periodo, si stanno enormemente ripercuotendo anche sulla gestione dei cavalli nei maneggi. Gli aumenti del costo del gasolio e la siccità di questo ultimo anno, hanno fatto lievitare il costo del fieno, della paglia, della lettiera e del mangime. I cereali contenuti nei mangimi, che in buona parte venivano dall’Ucraina, risentono di un mercato in crisi a causa della guerra e del blocco nei porti. In più la siccità ha fatto si che…

Il cavallo a terra, una vera e propria urgenza

I cavalli che non riescono ad alzarsi da soli, sono un grosso problema e il peggior incubo di qualsiasi proprietario. Questo perché fondamentalmente ci si sente impotenti davanti all’idea di doverli sollevare, cosa che ipoteticamente potrebbe sembrare semplice, ma che non lo è proprio per il peso, la mole e, spesso, la scarsa collaborazione che il cavallo ci mette.

Quante volte mi sono sentita dire “dottoressa, il mio cavallo ha le mollette, può fare qualcosa per aiutarlo?”. In questi casi il mio grado di frustrazione è altissimo, perché le mollette tendinee si possono rendere più morbide, si possono ridurre, ma i cavalli che ne soffrono in genere se le tengono e per i cavalieri rimangono un problema da dover gestire per tutta la carriera agonistica dell’animale.

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